Imu agricola, la Cia dell'Umbria ribadisce netta contrarietà

Manifestazione a Perugia mercoledì il 10 dicembre.
"Contro il provvedimento del Governo azione congiunta con gli Enti locali"
"E' decisivo fare squadra per scongiurare l'attuazione di una disposizione inaccettabile." Questo è l'auspicio espresso dal presidente della Confederazione italiana agricoltori dell'Umbria, Domenico Brugnoni, nel commentare con favore la decisione della Presidenza dell'Anci regionale di convocare un'Assemblea straordinaria per mobilitare i Comuni umbri contro la scelta del Governo di introdurre l'IMU sui terreni agricoli nei territori dei Comuni montani ubicati sotto i 600 metri di altitudine. "La nuova imposta, infatti – ha proseguito Brugnoni - andrebbe a colpire la quasi totalità dei Comuni della nostra regione (85 su 92) e metterebbe in ginocchio imprese agricole già alle prese con difficoltà di ogni genere aggravate negli ultimi tempi dalle calamità naturali e da un andamento climatico particolarmente sfavorevole che ha decimato interi raccolti. Per di più il parametro adottato risulta quanto mai iniquo in quanto il criterio della ubicazione altimetrica della sede municipale non tiene in alcun conto la vera marginalità dei territori comunali spesso molto estesi e con morfologia molto diversificata." Come è noto la Cia dell'Umbria, per contrastare tale scelta, ha avviato una mobilitazione generale degli agricoltori ed ha convocato la sua Direzione regionale il 10 dicembre a Perugia in occasione del Convegno sulla Riforma della Pac in programma al Centro Congressi della Camera di Commercio. "La decisione del Governo è ancor più insopportabile – ha detto ancora il presidente regionale della Cia – perché andrebbe a colpire principalmente i piccoli produttori ed i pensionati-agricoltori delle aree più interne e marginali dell'Umbria, che da sempre svolgono un prezioso ruolo di presidio del territorio spesso coltivando piccoli appezzamenti e sostenendo costi notevoli. Tali figure, infatti, non beneficerebbero di alcuna forma di esenzione e riceverebbero un colpo mortale dalla nuova imposta. Per questo – ha proseguito Brugnoni – è giusto esprimere la più netta contrarietà al provvedimento non solo da parte del mondo agricolo, ma di tutta la società regionale. Accogliamo con grande favore, pertanto, la decisione dell'Anci Umbria di manifestare il più netto dissenso nei confronti del Governo in merito all'ipotesi di introdurre l'IMU sui terreni agricoli. Qualora la decisione fosse solo rinviata, come annunciato dal sottosegretario all'Economia, la battaglia dovrà proseguire fino ad arrivare alla sua completa revoca. Per il raggiungimento di questo obiettivo - ha concluso il presidente della Cia dell'Umbria – è assolutamente necessario organizzare un'azione coordinata con i Parlamentari e con gli amministratori locali della nostra regione."

Perugia, 4 dicembre 2014

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