PERUGIA - «Auguro un buon lavoro e le congratulazioni alla nuova giunta regionale guidata dalla presidente Stefania Proietti, alla neo assessora all'Agricoltura Simona Meloni, così come al consiglio regionale, rinnovando la disponibilità al confronto e alla concertazione della Cia-Agricoltori Italiani Umbria.
C'è bisogno di tavoli di confronto, di un dialogo costante e propositivo con il mondo associativo e con chi è in prima linea in un settore come l'agricoltura, che vale molto di più del semplice dato del Pil, se pensiamo al paesaggio e ai prodotti agroalimentari dell'Umbria un vero motore per tutta l'economia turistica, ma anche alla tutela ambientale fondamentale per la salvaguardia del territorio, senza dimenticare il ruolo sociale e di presidio nelle aree interne».
E' quanto detto da Matteo Bartolini, presidente Cia-Agricoltori Italiani dell'Umbria e vice presidente nazionale.
Mercato agricolo dell'Arco Etrusco, occasione per degustare e regalare le eccellenze locali
PERUGIA - I prodotti della filiera corta si vestono con i colori del Natale. Ogni venerdì a Perugia, in piazza Puletti dalle 9.30 alle 15.30, è possibile trovare ciò che è stato raccolto o preparato poche ore prima sui banchi del mercato agricolo di Cia Umbria, riducendo al minimo la distanza tra il luogo di produzione, il luogo di vendita e, infine, il consumatore finale.
Protagoniste del Mercato dell'Arco Etrusco sono le aziende del territorio che hanno a cuore la biodiversità, la tutela dell'ambiente, la salute; che rispettano la filiera di produzione. Prodotti genuini, freschi e di stagione frutto della passione dei produttori per il territorio di cui sono espressione. Dal pane al companatico, inclusi cereali, pasta e farine, vini, olio, conserve e confetture, miele, verdura e frutta appena raccolta, uova e formaggi. Un'occasione per portare a tavola nei giorni delle feste Natale i prodotti della tradizione locale e, perché no, poter trovare idee per regali di qualità per parenti e amici.
Il Mercato dell'Arco Etrusco, inoltre, si apre a nuove collaborazioni. La "chiamata" è rivolta agli agriturismi o fattorie didattiche che vogliono partecipare all'appuntamento settimanale nel centro storico di Perugia. Il benvenuto è anche rivolto alle associazioni di promozione artistica, sociale, cultura o sportiva che cercano luoghi dove poter raccontare la propria iniziativa. Cia Umbria mette a disposizione una piazza in una posizione strategica, attraversata da cittadini, studenti e turisti, grazie anche alla vicinanza con la sede della prestigiosa Università per Stranieri.
Per informazioni contattare il numero 075 7971056 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PERUGIA - “Il suolo è il cuore pulsante della vita sul nostro pianeta: ci dà cibo, acqua pulita, regola il clima e sostiene la biodiversità”. Lo dichiara Matteo Bartolini, presidente regionale di Cia - Agricoltori Italiani dell’Umbria e vice presidente nazionale, in occasione della Giornata mondiale del Suolo che ogni anno si celebra il 5 dicembre. “Eppure, oltre il 17% del suolo mondiale oggi verte in condizione di estrema difficoltà - afferma - e questo causa un danno enorme a tutto l’ecosistema e alla nostra economia, a partire dal settore agricolo. Solo nell'ultimo anno, cemento, asfalto e altre coperture artificiali hanno cancellato suolo fertile pari a 28 campi da calcio al giorno. Gran parte dei terreni non è più coltivabile ma il 95% dei nostri alimenti proviene proprio dalla terra”.
Da un recente studio dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sul consumo del suolo, con dati che afferiscono al 2019, emerge che precisamente il 17,4% della superficie è in uno stato di degrado. Questo degrado si manifesta attraverso fenomeni come l’erosione, la salinizzazione, la compattazione, l’impermeabilizzazione” e la perdita di fertilità oltre che di sostanza organica.
“È necessario - prosegue, quindi, Matteo Bartolini - sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del suolo per la sicurezza alimentare e promuovere la sua gestione sostenibile, per prevenire e contrastare il rischio di desertificazione”.
A tale proposito, in Italia - si legge nel documento di Ispra - il fenomeno della desertificazione è particolarmente evidente al Sud, dove i periodi di siccità sono sempre più prolungati.
“L’Umbria però - fa notare Bartolini, rifacendosi al report di Arpa-Agenzia regionale per la protezione ambientale - non è esente dal problema. Nonostante rimanga piuttosto stabile (e sotto la media nazionale) il dato del consumo di suolo (con una percentuale pari al 5,26% nel 2023, rispetto al 5,27% dell'anno precedente) - spiega - si riscontra una cospicua diminuzione per quanto riguarda l'incremento in ettari nello spazio temporale 2022-2023 rispetto al trend 2021-2022 nelle aree provinciali. Fondamentale, per superare la crisi climatica, è pertanto la capacità degli agricoltori di adattarsi al cambiamento - sostiene, ancora, il presidente di Cia Umbria - La scienza, da questo punto di vista, deve rappresentare non un ostacolo bensì uno strumento prezioso per innovare le pratiche agricole e aumentare la redditività dei terreni. Alcuni sistemi di produzione agricola, come l’agricoltura biologica, l’agricoltura integrata e l’agroecologia, possono avere un ruolo chiave nei processi di riduzione dell’inquinamento e di regolazione del clima”.