Venerdì 19 aprile musica, pranzo in piazza Puletti in collaborazione con i ristoratori del borgo

PERUGIA – Venerdì 19 aprile festa in piazza Puletti per il primo compleanno del Mercato Agricolo non convenzionale dell'Arco Etrusco di Cia Umbria, in collaborazione con l'Università per gli stranieri di Perugia e le associazioni di quartiere del borgo.

«Il mercato dell'Arco Etrusco è diventato ben presto un punto di ritrovo e dialogo per la comunità arricchito dalla presenza settimanale di produttori agricoli della filiera corta ma non solo. Uno spazio utile allo sviluppo territoriale, all'educazione alimentare e alla promozione del consumo consapevole e sostenibile e che ha partecipato al processo di riqualificazione di una zona del centro di Perugia che in passato ha manifestato molte problematiche». Così ha detto il presidente di Cia Umbria Matteo Bartolini che ha fatto anche un primo bilancio di un anno di attività del mercato dell'Arco Etrusco.

«Molti clienti oramai sono stati intercettati e fidelizzati, tanto da ritrovarsi abitualmente ogni venerdì in piazza Puletti per fare spesa al mercato acquistando prodotti che oramai conoscono e apprezzano. L'obiettivo rimane quello di ampliare la clientela intercettando nuovi "consumAttori". Per fare questo non si esclude l'idea di ampliare la gamma di prodotti da vendere, spaziando dal settore agroalimentare all'artigianato locale, collaborazioni con i ristoratori locali, realizzazione di eventi sportivi e culturali così da far diventare il mercato attrattivo anche per i turisti, i cittadini di passaggio, al di là degli abitanti del quartiere. Una vera e propria vetrina del Made in Italy e del Made in Umbria nel cuore del centro storico».

Con l'occasione venerdì 19 sarà una giornata di festa in piazza. Il mercato agricolo prenderà il via dalle 9.30 alle 15.30. Alle 11 musica mentre alle 12 pranzo in piazzetta. Infatti si rafforza la collaborazione con l'associazione dei commercianti di corso Garibaldi. Tanto che venerdì i prodotti del mercato saranno protagonisti dei piatti creati al momento da chef Karan Mahey del ristorante Il Giardino (via dei Pellari) insieme alla birra di Luppolovers della filiera corta del Luppolo Made in Italy.

 

Ufficio stampa Cia Umbria

Cristiana Mapelli 338 3503022

Un nuovo punto di riferimento per gli imprenditori agricoli e per il cittadino. È stata inaugurata giovedì 11 aprile la nuova sede di Cia a Gualdo Tadino, in via Flaminia 189/200. «Esprimo grande soddisfazione per aver scelto un ufficio situato in una zona ben visibile dalla Flaminia – ha detto Stefano Facchini segretario Cia Alto Chiascio -. Uno spazio facilmente accessibile e dotato di ampi spazi di parcheggio per facilitare la fruizione dei servizi di Cia da parte di associati e non solo.

Prosegue il lavoro di radicamento della nostra organizzazione in Umbria con lo scopo di creare un punto di riferimento importante e sviluppare il dialogo, il confronto e l'assistenza. Mi auguro che questo serva anche come volano di sviluppo affinché sempre più utenti possano godere dei nostri servizi professionali rivolti soprattutto alle imprese agricole, ma anche ai cittadini attraverso i nostri punti Caf e Inac per assistenza alla persona, come ad esempio la dichiarazione dei redditi o Isee, o come assistenza ai pensionati».

Al taglio del nastro erano presenti anche il presidente di Cia Umbria e vice presidente nazionale Matteo Bartolini e i sindaci Massimiliano Presciutti (Gualdo Tadino) e di Giampiero Fugnanesi (Sigillo).

Presciutti ha ringraziato Cia per aver investito nella città. «Quando si danno servizi di qualità con grande competenza i risultati arrivano. L'auspicio è che questo sia solo l'inizio di un nuovo percorso importante che veda l'associazione e gli agricoltori protagonisti di una nuova fase in questo territorio. Alla base di tuto c'è la volontà di dare risposte ad un territorio e fare squadra insieme facendo comunità».
Fugnanesi ha parlato dell'importanza della presenza sul territorio, della valorizzazione per stare sempre più vicino alle imprese agricole locali. Esserci e dare servizi migliori, anche in fatto di accessibilità, è un fattore importante».

PERUGIA - Partendo dal dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura lanciato dalla Comunità europea, una riflessione su come favorire agli agricoltori e alle comunità rurali in cui vivono una prospettiva migliore e un tenore di vita equo. Per spezzare la catena malata del cibo, ovvero i redditi bassi per i produttori e i prezzi del consumo alle stelle. E' il tema portato da Cia Umbria alla seconda giornata di Agriumbria a Umbria Fiere.

«Le proteste che abbiamo visto diffondersi in tutta Europa – ha detto il presidente di Cia Umbria Matteo Bartolini - hanno fatto sì che la commissione europea lanciasse una nuova proposta per cercare di semplificare l'attuale politica europea comunitaria.

Il 96 per cento delle aziende agricole europee sono a carattere familiare. Persone che devono essere aiutare in funzione di un ricambio generazionale sempre più necessario».

Dal palco il presidente Bartoli ha chiesto all'assessore Morroni tre impegni per l'agricoltura regionale: la ricognizione dei terreni demaniali non utilizzati così da essere dati gratuitamente ai giovani agricoltori. La seconda richiesta è il finanziamento del fondo per le cooperative di comunità, utili tra l'altro anche per la costituzione di comunità del cibo. Infine, Bartolini ha chiesto all'assessore regionale, l'avvio della procedura europea per il riconoscimento della torta al testo dop Utile a togliere il grano umbro dalle dinamiche di prezzo globali.

Il dibattito ha visto la partecipazione del vice capo unità Prospettive politiche Dg Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione europea, Ricard Ramon i Sumoy, il capo dipartimento politiche europee e internazionali dello sviluppo rurale del ministero dell'Agricoltura, Giuseppe Blasi, l'assessore delle politiche agricole della Regione Umbria, Roberto Morroni e l'autorità di gestione Psr Regione Umbria, Franco Garofalo. Le conclusioni, invece, sono state fatte dal presidente nazionale di Cia Cristiano Fini.

L'agricoltura sociale è, invece, al centro del dibattito di domenica 7 aprile, dalle ore 9.30 in sala Europa, al convegno "Verso gli Stati generali dell'agricoltura sociale in Umbria" in collaborazione con l'Università degli Studi di Perugia.

Previsti gli interventi del presidente Bartolini, di Gaetano Martino, direttore del dipartimento dei Scienze agrarie, alimentari e forestali dell'Università degli studi di Perugia, Annamaria Torquati del Dsa3, che porterà l'esempio della regione Emilia Romagna in materia di agricoltura sociale.

Seguirà una tavola rotonda, moderata dal professor di Scienze Politiche Andrea Tittarelli, con il funzionario regionale Giorgio Leti Acciaro, Marco Romanelli de La Rondine a Maccarello e Giulio Massini dell'azienda agricola Microcosmo, la dottoressa Laura Ferranti della USL Umbria 2, la presidente della Commissione permanente Welfare di Anci Umbria Edi Cicchi, Andrea Bernardoni in rappresentanza di Legacoopsociali Umbria e Lorenzo Mariani di Confcooperative Umbria.

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