Roma, il 31 marzo il malessere degli agricoltori

Brugnoni, presidente regionale Cia: "la protesta dell'Umbria agricola"

Con tre sit-in a Roma gli agricoltori hanno chiesto più attenzione per il settore. Nei luoghi simbolo dell'attività parlamentare e governativa (la Camera dei Deputati, il ministero dell'Economia e delle Finanze e quello delle Politiche agricole) in migliaia e provenienti da ogni parte d'Italia hanno dato vita il 31 marzo alla manifestazione nazionale di Agrinsieme - il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Italiane. "La presenza a Roma di tanti imprenditori agricoli provenienti dall'Umbria – ha detto Domenico Brugnoni, presidente regionale della Cia – ha dimostrato ancora una volta quanto sia grande il malcontento nelle nostre campagne. I nostri agricoltori hanno reclamato di fronte alla Camera ed ai ministeri la giusta attenzione nei confronti di un settore fondamentale per l'ambiente, l'economia e la società, ma costantemente mortificato da scelte ingiuste e penalizzanti, ultima in ordine di tempo quella sull'Imu. E' perfettamente inutile – ha proseguito Brugnoni – continuare a magnificare quotidianamente le nostre eccellenze agroalimentari a un mese dall'apertura di Expo 2015, quando poi si compiono scelte di governo che creano le peggiori condizioni per chi le produce con passione e professionalità. Con la manifestazione nella Capitale abbiamo chiesto con forza, perciò, non solo di rivedere le decisioni riguardanti l'Imu, ma anche di accelerare l'applicazione della riforma della PAC superando alcune recenti decisioni negative e non in linea con le aspettative delle imprese e garantire massima flessibilità e tolleranza per il non rispetto del "greening"; approvare rapidamente i PSR e partire quanto prima con i bandi; intervenire sui gap strutturali che minano la redditività agricola, inferiore a quella del 2005; snellire una burocrazia soffocante; accelerare i pagamenti della Pac da parte di Agea; eliminare il taglio dell'assegnazione del gasolio agricolo; definire rapidamente le forme dell'organizzazione economica (le organizzazioni di prodotto e l'interprofessione); applicare le normative ambientali e sanitarie tenendo conto delle esigenze delle imprese, dei processi produttivi e della competitività; spingere con convinzione sulla diversificazione ed in particolare sulla produzione di energia da fonti rinnovabili; puntare sul "lavoro vero" in agricoltura (con misure specifiche per il settore e riducendo il cuneo fiscale); incentivare l'attività agricola come strumento di gestione del territorio per evitare il dissesto. Auspichiamo – ha concluso Brugnoni – che su queste questioni governo e Parlamento diano agli agricoltori risposte certe e tempestive. Viceversa ci vedremo costretti a continuare ed intensificare la nostra mobilitazione anche in forme più incisive." Al termine della mobilitazione i rappresentanti di Agrinsieme hanno incontrato la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, il consigliere della presidente della Camera Carlo Leoni, il presidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio Luca Sani, i rappresentanti della Commissione Agricoltura, della Conferenza delle Regioni e del ministero dell'Economia e delle Finanze, a cui è stato consegnato un articolato documento con proposte e priorità del mondo agricolo.

Perugia, 2 aprile 2015

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