In regione saranno preferite le eccellenze enogastronomiche.

Intanto prende quota il progetto “La Spesa in Campagna”

 

Nonostante i pesanti effetti della crisi si manifestino anche in Umbria – con le inevitabili ripercussioni sulla spesa per regali, viaggi ed altre tipologie di regali natalizi - nella nostra regione per le festività non si rinuncerà a portare in tavola le migliori specialità enogastronomiche. Infatti, secondo una stima della Cia, anche in Umbria il budget che le famiglie impegneranno nell’occasione per il carrello alimentare rimarrà pressoché invariato rispetto allo scorso anno. Pertanto bando a salmone, ostriche, caviale e frutta esotica, grande spazio invece alle nostre migliori produzioni di qualità come carni, insaccati, formaggi, olio, ortofrutta, vino e spumanti, prodotti certificati per i quali l’Umbria può vantare un notevole assortimento: 2 Dop (Olio extravergine di oliva “Umbria” e Farro di Monteleone di Spoleto), 3 Igp (Prosciutto di Norcia, Vitellone Bianco dell’ Appennino Centrale e Lenticchia di Castelluccio), 2 Vini Docg, 13 Vini Doc e 6 Vini Igt, ben 70 prodotti tradizionali e tantissimi prodotti biologici. Un’ offerta molto varia che rappresenta il meglio dei territori umbri, dalla Valnerina al Parco del Monte Cucco, dal Trasimeno all’ Orvietano, dal Ternano alle Valli del Tevere.   Insomma, per le festività natalizie c’è un’ ampia scelta tra le tante eccellenze enogastronomiche nostrane, frutto della paziente e secolare opera dei nostri agricoltori. Tipicità che, oggi, possono essere acquistate direttamente nelle aziende agricole che le producono; in questo caso gli acquisti risultano decisamente più convenienti rispetto ai centri commerciali e ai negozi delle città con risparmi medi  addirittura fino al 30 per cento. Per favorire tali acquisti on-line la Cia ha promosso la costituzione dell’associazione “La Spesa in Campagna” cui aderiscono gli imprenditori agricoli che vendono direttamente le loro produzioni, contattabili attraverso il sito web www.laspesaincampagna.net. Il rapporto diretto tra produttori e consumatori è agevolato dalla tecnologia GPS utile per scaricare i percorsi regionali delle eccellenze agroalimentari da scoprire  nei migliori luoghi dell’Umbria immersi nelle bellezze naturalistico-ambientali. Inoltre l’assenza di intermediari, con l’ eliminazione di tutti i passaggi che normalmente si frappongono, costituisce una garanzia assoluta di qualità e di risparmio oltre ad offrire l’ opportunità di visitare, acquistando direttamente i prodotti nelle aziende, angoli incantevoli della nostra regione normalmente esclusi dai circuiti turistici. Insomma, con la tradizione e la tipicità dell’ Umbria sulle nostre tavole imbandite sarà  ancora più piacevole scambiarsi i migliori auguri di Buone Natale e Felice Anno Nuovo.

 

 

 

Perugia, 23 dicembre 2013

Giovedì e venerdì giornata di lavoro nella sede della Cia dell’Umbria con partner provenienti da Turchia, Spagna, Polonia, Romania e Ungheria. Venerdì incontro del presidente della Camera di commercio di Çanakkale (Turchia), Salih Yildiz,  con il presidente della Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, 

Giovedì 5 e venerdì 6 dicembre avrà luogo a Perugia, presso la sede regionale della Cia dell’Umbria, il meeting iniziale del progetto AGRI-YOUTH, dedicato alla formazione dei giovani imprenditori e delle imprenditrici e basato sulle tendenze maggiormente innovative nelle imprese agricole. Il progetto è nato dall’incontro organizzato nel settembre 2012 in Turchia, presso la Camera di Commercio di Çanakkale - importante centro agricolo e commerciale sullo stretto dei Dardanelli a pochi chilometri dal sito archeologico di Troia - durante il quale era stato richiesto alla Cia dell’Umbria di fornire le basi per una proposta progettuale particolarmente rivolta alle imprese agricole giovanili. Il progetto europeo, approvato dall’agenzia nazionale turca Leonardo da Vinci, coinvolge 8 partner di 6 Paesi: oltre alla Cia dell’Umbria, la Camera di Commercio e l’Università di Çanakkale e l’Università di Balikesir (Turchia), l’associazione agricola ASAJA Granada (Spagna), la fondazione Arid Lacjum di Cracovia (Polonia), il CFPIP-Centro di formazione di Timisoara (Romania) e la fondazione Tudas (Ungheria). Il presidente della Camera di Commercio di Çanakkale, Salih Yildiz, accompagnato dal presidente della Cia dell’Umbria Domenico Brugnoni, si recherà venerdì 6 dicembre, alle ore 9, presso la Camera di Commercio di Perugia per una visita di cortesia al suo omologo presidente Giorgio Mencaroni. Il progetto AGRI-YOUTH avrà una durata di 24 mesi con un budget di circa 390mila euro di cui circa 290mila finanziati dal Programma Europeo di Formazione Permanente,  Sottoprogramma Leonardo da Vinci;si basa sul trasferimento di innovazione dal progetto pilota “Naturaliter”- realizzato anni fa dalla Cia dell’Umbria - per la valorizzazione a scopo formativo di esperienze significative di imprese giovanili e femminili. Il sistema di formazione che verrà realizzato, disponibile su piattaforma web multilingua, sarà fortemente interattivo e facilmente utilizzabile anche per la formazione a distanza. I moduli formativi online serviranno da base per lo sviluppo delle competenze e delle buone pratiche per la gestione di imprese agricole avanzate, multifunzionali ed orientate alle produzioni agricole ed agro-alimentari di qualità, competitive e sostenibili, e ad attività non food, come ad esempio i servizi agrituristici, le attività didattiche e sociali in fattoria e l’uso delle risorse energetiche rinnovabili a biomasse, solare termico e fotovoltaico. Il livello di competenza più avanzato realizzato nel quadro del nuovo sistema formativo metterà giovani imprenditori ed imprenditrici in grado di elaborare propri business plan per lo sviluppo della loro creatività di impresa.

 

 

 

Perugia, 4 dicembre 2013

Colpite pesantemente aziende zootecniche anche in comune di Pietralunga. Brugnoni: “La situazione è ormai diventata insopportabile. Subito indennizzi e misure di prevenzione per evitare la chiusura delle imprese interessate”.

Non c’è pace negli allevamenti dell’Umbria. Alle croniche difficoltà di mercato che da tempo li affliggono e al freddo polare portato in questi giorni da “Attila” si è aggiunto un nuovo flagello, il lupo, che ha preso l’abitudine di aggredire greggi e allevamenti delle aziende zootecniche delle aree montane divorando capi ovini e bovini. Tra i comuni più colpiti, oltre a San Venanzo in provincia di Terni – dove, in località San Vito in Monte, da mesi i lupi stanno facendo incetta di bestiame –, c’è Pietralunga nel cui territorio, ai confini con Città di Castello, si è registrata negli ultimi tempi una pericolosa escalation delle aggressioni, con danni enormi in diverse aziende che allevano allo stato semibrado pregiati bovini di razza Chianina. l pericolosi selvatici sono venuti così a fare buona compagnia ai cinghiali che da anni imperversano incontrastati nella zona. “Il risultato di tale situazione - ha dichiarato il presidente della Cia dell’Umbria Domenico Brugnoni - è che sono enormi i danni economici arrecati agli agricoltori ed agli allevatori la cui proverbiale pazienza ormai sta per finire; l’indennizzo immediato alle aziende interessate è assolutamente urgente e necessario ma ormai non più sufficiente ad affrontare con serietà il problema cronico dei danni da selvatici. Occorre un piano straordinario di contenimento, ancor più essenziale quando si ha a che fare con specie protette come nel caso dei lupi.” Secondo la Cia dell’Umbria, ad aggravare la situazione nel comune di Pietralunga c’è anche lo stato di abbandono in cui versa la locale azienda faunistico-venatoria di proprietà pubblica. Tale struttura si estende per 1.600 ettari e, da quando  non è più gestita, si è trasformata in un pericoloso ricettacolo di selvatici di ogni tipo e in particolare di lupi che vi stazionano indisturbati sostentandosi costantemente con le prelibate carni delle Chianine al pascolo nelle aziende confinanti. La Cia sollecita, pertanto, la Regione dell’Umbria a farsi carico dello stato di grave disagio e di pericolosità in cui versano molti  allevamenti regionali nelle aree montane  avviando un confronto con gli enti pubblici e con gli imprenditori interessati per definire un progetto finalizzato ad una gestione imprenditoriale e sostenibile delle aree interne e marginali così come delle aziende faunistico-venatorie e dei parchi e aree protette dell’Umbria.

 

Perugia, 28 novembre 2013

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