In Umbria per conoscere e sostenere le imprese colpite dal terremoto

Il commissario Ue all'Agricoltura Phil Hogan ha visitato Norcia e la Valnerina, accompagnato da Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Phil Hogan, con la sua delegazione, è stato accolto dalla presidente della Regione Catiuscia Marini, dall'assessore regionale all'Agricoltura Fernanda Cecchini, dal prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro e dal sindaco di Norcia Nicola Alemanno.
Ad accompagnarlo nel giro tra le aziende agricole del territorio anche il presidente di Cia Umbria Matteo Bartolini.
"Sono rimasto molto impressionato dalla capacità di recupero degli agricoltori umbri -ha dichiarato il commissario Ue-. Hanno lavorato molto duramente per mantenere vive le loro attività nonostante gli effetti disastrosi del sisma".
Hogan ha ricordato che l'Europa ha già stanziato a favore del Centro Italia colpito dal terremoto 1,2 miliardi euro con il Fondo di solidarietà e che la Commissione Ue ha approvato, in aprile, un aiuto di Stato aggiuntivo pari a 44 milioni di euro.
"Lavoriamo perché la Banca europea degli investimenti possa mettere a disposizione altri fondi a favore degli agricoltori delle zone colpite dal sisma -ha aggiunto il commissario Ue- così che possano rimanere in queste terre e creare nuova occupazione giovanile".
Il Presidente della Cia dell'Umbria Matteo Bartolini, in passato Presidente del Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori (Ceja) ha espresso soddisfazione per il supporto della BEI nell'azione di ricostruzione anche perché lo strumento è frutto del lavoro svolto nel 2014 dal Ceja con il supporto della Presidenza di turno Italiana nel secondo semestre 2014. "L'auspicio - ha detto Bartolini - è di ridare speranza e forza ad un territorio simbolo dell'agroalimentare del centro Italia. La resilienza di quella popolazione merito tutto il nostro aiuto."

Perugia, 7 maggio 2018

La Cia-Agricoltori Italiani dell'Umbria nell'incontro a Palazzo Donini con i rappresentanti della Regione e di Agea ha denunciato le inefficienze e le distorsioni di un sistema farraginoso e inefficiente dei pagamenti in agricoltura che sta fortemente penalizzando il settore primario in Italia e in Umbria in particolare .
Nella nostra regione sono ancora centinaia le imprese agricole che attendono pagamenti delle misure a superficie del PSR dal 2015, bloccate da incomprensibili quanto ingiustificabili e assurdi ritardi.
La Cia nell'apprezzare l'incontro con il direttore di Agea Pagliardini promosso dalla Presidente Marini e dall'Assessore Cecchini e la volontà di far valere tutto il "peso politico-istituzionale" della Regione Umbria nel confronto "serrato" tra Organizzazioni professionali e Agea, ha auspicato interventi concreti e operativi che mettano in condizione subito di erogare i pagamenti accordati agli agricoltori beneficiari delle misure a superficie del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.
In particolare il Presidente della Cia dell'Umbria Matteo Bartolini ha chiesto l'immediata apertura in Regione di un ufficio dedicato di Agea per risolvere con il diretto supporto dei Centri di assistenza Agricola CAA delle Organizzazioni professionali, i casi incagliati da anni.
"Serve uno sforzo straordinario - ha dichiarato Bartolini- per riallineare velocemente a favore delle aziende umbre i pagamenti dei contributi pregressi di biologico, indennità compensativa, agroambiente e benessere animale ".
E' inoltre necessario - ha proseguito Bartolini- risolvere definitivamente le problematiche legate alla corretta gestione delle domande. Vanno fornite infatti procedure certe e garantite informazioni e visibilità piena dell'iter istruttorio delle pratiche ai tecnici dei CAA, per assicurare in tempo reale interventi correttivi in caso di anomalie sanabili.
Intervenute per conto di Cia, anche le imprenditrici Giuseppina Gioglio e Paola Alberti, che hanno sottolineato come il problema del ritardo dei pagamenti, stia mettendo in ginocchio numerosissime aziende, che in mancanza di liquidità sono dovute ricorrere, a costose anticipazioni bancarie vista anche l'attuale difficoltà di mercato dei prodotti, i bassi prezzi all'origine e i costi elevati di produzione . Le stesse imprenditrici hanno dichiarato che tutte le azioni messe in campo dalla Regione e dai Gal con il PSR per sostenere gli investimenti delle Aziende e promuovere il territorio e le produzioni di eccellenza del made in Umbria, se non si sbloccano velocemente i pagamenti, rischiano di essere vanificate da una costante quanto insostenibile sofferenza economica e finanziaria che ingessa le imprese.
Il direttore di Agea Pagliardini, nel suo intervento finale, ha accolto la proposta di Cia e si è impegnato ad istituire un ufficio Agea dedicato in Umbria, "l'auspicio – ha concluso Bartolini – è che quanto promesso venga rispettato e non disatteso come spesso accaduto in passato, quello che è certo - ha poi ribadito Bartolini- è che la Cia continuerà a vigilare sull'andamento della spesa del PSR e sullo stato di effettivo pagamento degli aiuti alle imprese agricole umbre".

Perugia, 4 maggio 2018

Clelia Cini Presidente dell'Associazione giovani agricoltori italiani di Cia chiede una urgente rimodulazione delle risorse del PSR

Lo scorso 15 dicembre, dopo diversi rinvii e ripetute modifiche dei bandi, in Umbria finalmente, i giovani agricoltori hanno potuto presentare domanda di contributo primo insediamento. Nel frattempo però le lungaggini burocratiche avevano lasciato "a secco" diversi giovani, per aver superato i 40 anni di età e per aver aperto la partita Iva, da più di 18 mesi. L'illusione dei bandi "a sportello" mieteva così le prime vittime!

A distanza di quattro mesi c'è il rischio – denuncia- l'Associazione Agia-Cia agricoltori italiani, che altre brutte sorprese travolgano le aziende condotte da giovani.
Le domande presentate a dicembre, secondo indiscrezioni, sarebbero in tutto 640. Il lavoro istruttorio, che sta procedendo a rilento, riguarderebbe però solo le prime 135 domande, le uniche ad oggi, ad essere considerate finanziabili in una possibile graduatoria, viste le poche risorse assegnate alla misura 6. Tutte le altre richieste, più di 500, ammissibili ma non finanziabili!
"Con oltre 500 domande di giovani agricoltori "in stallo" e investimenti aziendali per milioni di euro bloccati, il futuro dell'agricoltura in Umbria è a rischio" afferma Clelia Cini Presidente dei giovani di Agia-Cia agricoltori italiani.

" La Regione - prosegue Cini, - non può ignorare un settore che, nonostante la crisi, dimostra di essere vitale e attrae investimenti di giovani generazioni di agricoltori dinamici e innovativi".

Favorire l'insediamento degli under 40 è provato, migliora la competitività delle imprese, rivitalizza il tessuto economico e produttivo, fondato sull'attività agricola e zootecnica, valorizza le peculiarità dell'agricoltura multifunzionale, promuove il forte legame con il territorio, il paesaggio, il turismo, la cultura, l'arte, il cibo e la cucina. Azioni strategiche per lo sviluppo del settore primario e della nostra regione.

Vista l' enfasi con cui è stato presentato il PSR in Umbria e la disponibilità unica di risorse pari a 876 milioni di euro, a cui si sono aggiunti altri 52 milioni per i Comuni del cratere, il bando pacchetto giovani – secondo Agia-Cia- deve avere priorità assoluta, l'Umbria non può permettersi il lusso di far rimanere "al palo" 500 giovani.

Così la Presidente Cini di Agia chiede all'Assessore Cecchini e alla Presidente Marini " un impegno straordinario, per assegnare i fondi necessari a sostenere tutti gli avviamenti di imprese ammissibili che per le nuove generazioni di agricoltori sono anche parte di un progetto di vita ."

E' necessaria pertanto - prosegue Cini- una rimodulazione del Programma di Sviluppo Rurale dell'Umbria per rimpinguare quelle misure che presentano un'importante capacità di assorbimento delle risorse finanziarie. "In questa fase per favorire le start up e snellire tempi e procedure, sarebbe utile concedere il sostegno all'avviamento di impresa anche sganciato dal pacchetto giovani, da recuperare poi in termini di impegno e finanziabilità in un triennio".

E' inoltre opportuno rivedere scelte che potrebbero risultare penalizzanti per i giovani agricoltori, come i tagli a premi, quali indennità compensativa e biologico. Del resto sono gli stessi dati a confermare che in Umbria tale pratica agricola o di allevamento è principalmente diffusa e con successo, tra gli under 40 e le donne.

"Bisogna dare sicurezza ai tanti giovani che, in Umbria, hanno deciso ancora di investire in agricoltura -commenta la presidente Cini- c'è necessità di regole e risorse certe da destinare al nostro comparto sia per la fase di avviamento che per il proseguimento dell'attività".

Netta contrarietà di Agia così all'intenzione della Regione di non riaprire alcune misure del PSR, come l'agroambiente e il biologico e alla volontà di operare un taglio percentuale per l'indennità compensativa. "Gli agricoltori e gli allevatori umbri -sottolinea Cini- fanno affidamento sul valore di questi premi per sostenere gli incomprimibili costi di produzione e gli obblighi derivanti dalle certificazioni e dai controlli sempre più stringenti".

Chiediamo quindi che vengano confermate tutte le misure e finanziate tutte le domande utilmente inserite in graduatoria, così come è avvenuto per l'agroindustria, tutto ciò, a fronte di investimenti realizzati, impegni assunti e forti esposizioni economico-finanziarie".

"L'Agia -conclude la presidente- auspica un immediato cambiamento di posizione da parte della Regione" che attesti che l'Umbria Verde vuole veramente puntare sulle nuove generazioni e investire in innovazione, qualità, tipicità e distintività .

Perugia, 2 maggio 2018

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