Sabato 31 gennaio dalle ore 8.30 il Cipa-at dell'Umbria ha organizzato a Foligno, presso la Vetrina delle Esposizioni Tipiche in via delle Industrie (uscita S.Eraclio) un seminario rivolto ad imprenditori agricoli, allevatori, esperti e tecnici del settore zootecnico.

 

 

Brugnoni: Apprezzamento per l'impegno del ministro Martina ma si doveva fare di più
"Sulla vicenda dell'IMU agricola alla fine, fortunatamente, ha vinto il buon senso". Questo il primo commento di Domenico Brugnoni, presidente della Cia dell'Umbria, alla notizia che ieri il Consiglio dei ministri ha finalmente trovato la quadra sulla questione. La Confederazione italiana agricoltori aveva, giovedì, messo in guardia il governo rispetto ai pericoli derivanti dallo stato di sostanziale caos determinato dalla sentenza del Tar del Lazio del giorno prima che aveva, di fatto, confermato la scadenza del 26 gennaio (lunedì prossimo) per il pagamento dell'imposta. Sostanzialmente è stata ripristinata l'esenzione dell'IMU nelle zone montane per tutti i proprietari di terreni agricoli, mentre nei comuni parzialmente montani l'imposta dovrà essere versata, entro il prossimo 10 febbraio, soltanto da coloro che non sono agricoltori professionali iscritti all'INPS. "Anche se è doveroso esprimere al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina un convinto apprezzamento per l'impegno profuso – ha proseguito Brugnoni – ci aspettavamo francamente una maggiore attenzione del governo nei confronti di tutti coloro che, a vario titolo, tutelano il territorio e rendono produttivi i terreni agricoli con il loro quotidiano lavoro. Anche la scadenza del 10 febbraio appare troppo ravvicinata per consentire a tutti gli interessati di effettuare correttamente il versamento dell'imposta. Auspichiamo che ora il governo voglia confrontarsi con le Organizzazioni del settore per affrontare con determinazione la delicata questione dell'imposizione fiscale in agricoltura ricercando soluzioni definitive e condivise."

Perugia, 24 gennaio 2015

Cia dell' Umbria: la preferenza alle nostre tipicità

Ancora un Natale all' insegna del risparmio per le famiglie nella nostra regione. Niente acquisti folli e voluttuari per prodotti esteri come champagne, salmone, ostriche, caviale e frutta esotica. Per l' occasione la Cia dell' Umbria invita a rivolgere grande attenzione ai prodotti tipici con le loro inimitabili caratteristiche, non solo a causa delle ridotte disponibilità di spesa dei consumatori - conseguenza diretta della pesante crisi economica - ma soprattutto perché la qualità della nostra tradizione enogastronomica vince ogni possibile concorrenza. Sulle tavole, perciò, largo a carni, insaccati, formaggi, vino e spumanti, tipici della nostra regione che può vantare un notevole assortimento di produzioni certificate: 2 Dop (Olio extravergine di oliva "Umbria" e Farro di Monteleone di Spoleto), 3 Igp (Prosciutto di Norcia, Vitellone Bianco dell' Appennino Centrale e Lenticchia di Castelluccio), 2 Vini Docg, 13 Vini Doc, 6 Vini Igt, ben 70 prodotti tradizionali (v. tabella) e tantissimi prodotti biologici. Un' offerta molto varia che rappresenta il meglio dei territori umbri, dalla Valnerina al Parco del Monte Cucco, dal Trasimeno all' Orvietano, dal Ternano alle Valli del Tevere. Insomma, per le festività natalizie c'è un'ampia scelta tra le tante eccellenze enogastronomiche nostrane, frutto della paziente e secolare opera dei nostri agricoltori. Tipicità che, oggi, possono essere acquistate direttamente, visitando o contattando le aziende agricole che le producono; in questo caso gli acquisti risultano decisamente più convenienti rispetto ai centri commerciali e ai negozi delle città, con risparmi medi non inferiori al 30 per cento. Sarà possibile rivolgersi agli agricoltori ed acquistare prodotti anche attraverso la rete delle Aziende aderenti all'Associazione "La Spesa in Campagna" promossa dalla Cia; il contatto diretto tra produttori e consumatori - con l' eliminazione di tutti i passaggi che normalmente si frappongono all'interno delle diverse filiere produttive - costituisce una garanzia assoluta di qualità e di risparmio oltre ad offrire l'opportunità di scoprire, visitando le aziende, angoli incantevoli della nostra regione normalmente esclusi dai circuiti turistici. Con la tradizione e la tipicità dell' Umbria sulle nostre tavole imbandite sarà, così, ancora più piacevole scambiarsi i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, magari a Gubbio sotto l'Albero più grande del mondo.

In allegato: tabella prodotti agroalimentari tradizionali dell'Umbria

 

Perugia, 23 dicembre 2014

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