La campagna olivicola 2017 è ormai agli sgoccioli e arrivano i primi bilanci consuntivi di un'annata. Un'estate tra le più torride e siccitose della storia, ha messo a dura prova tutto il comparto olivicolo nazionale. Dopo una fioritura che era stata giudicata straordinaria, l'andamento climatico, caratterizzato da temperature eccessive e da una vera e propria siccità, ha determinato purtroppo cascola anticipata dei fiori, allegagione contenuta e fruttificazione ridotta.
Nonostante la generale ripresa, la produzione è comunque ancora lontana dal raggiungere gli standard di una campagna olearia ordinaria. In Umbria infatti si sta assistendo a un calo della produzione medio del 20-25% con danni più elevati in alcune zone della regione, come il Lago Trasimeno.
Tempi difficili che mettono a dura prova un comparto che, malgrado tutto, si caratterizza ancora per la qualità delle produzioni, dinamicità delle imprese e forte identità territoriale.
"L'Umbria – dichiara Domenico Brugnoni Presidente dell'Organizzazione dei Produttori Olive ed Olio di Cia - infatti, si è sempre distinta per una tradizione olearia di elevatissimo livello, che si ritrova nel successo commerciale dell'extravergine di oliva. La nostra regione concorre con meno del 2% alla produzione nazionale di olio, ma può considerarsi una delle più interessanti aree olivicole del Paese sia per la qualità e la tipicità del prodotto che per i molteplici riflessi e connessioni che l'olivo ha da tempi remoti nella storia, nella cultura, nel tessuto economico-sociale e nel paesaggio della regione. Da sempre l'olio umbro ottiene riconoscimenti per la sua produzione, rappresentando una vera eccellenza a livello nazionale ed internazionale."
Le aziende olivicole e olearie umbre, in un quadro competitivo sempre più difficile e complesso, sono oggi più che mai interessate a produrre oli di eccellenza e diversificati per caratteristiche territoriali, contenuto in composti nutraceutici e valore organolettico.
Per ottenere prodotti di alta qualità è tuttavia necessario per le imprese disporre di nuove competenze bio-agronomiche, oltre che di capacità di adottare innovazioni tecnologiche e organizzative provenienti dal mondo della ricerca.
Per valorizzare i propri punti di forza, il settore olivicolo ha dunque bisogno di operatori e professionisti qualificati e specializzati. Tecnici in grado di assicurare la qualità e la sicurezza del prodotto e di controllare l'intera filiera produttiva, dal campo alla tavola.
E' questo l'obiettivo del corso di alta formazione in "Tecnico dell'innovazione per la qualità e la biodiversità della filiera olivicolo-olearia", finanziato dalla Regione Umbria nell'ambito dell'Avviso pubblico SMART e realizzato da Tatics Group spa e CIA Umbria Servizi all'Impresa srl in collaborazione con i due Istituti ISAFOM e IBBR del CNR.
Il corso, presentato lo scorso 6 novembre presso la sede regionale della CIA Umbria, intende offrire alle aziende di produzione, trasformazione e distribuzione del settore olivicolo competenze specialistiche e di alto livello, per favorire la crescita e la competitività delle imprese stesse promuovendo anche l'intero territorio.
Il corso formerà 15 tecnici con una specifica preparazione nel settore della produzione delle olive e dei prodotti di prima trasformazione (olive da tavola e oli), della gestione dell'oliveto e del frantoio e della valorizzazione e della promozione dell'olio extravergine di alta qualità, a vantaggio sia dell'occupabilità dei partecipanti sia della competitività del sistema delle imprese.
È possibile iscriversi al corso fino al 20 novembre; per scaricare il bando e la scheda di adesione o avere maggiori informazioni consultare i siti www.tatics.it e www.ciaumbria.it o contattare i numeri 075/5056985 - 075/3747030.

Con l'articolo n. 46 del decreto Legge n. 50/2017 convertito nella Legge n. 96/2017 il Governo ha istituito una Zona Franca Urbana nei comuni delle Regioni del Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici dell'agosto 2016.
Alle imprese che svolgono la loro attività entro tale ZFU (nonché alle imprese che avviano la propria attività entro la medesima ZFU entro il 31 dicembre 2017) e che hanno subito, a causa degli eventi sismici, una riduzione di fatturato pari almeno al 25% nel periodo che decorre:
a) dal 1º settembre 2016 al 31 dicembre 2016, rispetto al corrispondente periodo dell'anno 2015, con riferimento ai soggetti beneficiari localizzati nei Comuni di cui agli allegati 1 e 2 al decreto-legge n. 189 del 2016;
b) dal 1° febbraio 2017 al 31 maggio 2017, rispetto al corrispondente periodo dell'anno 2016, con riferimento ai soggetti beneficiari localizzati nei Comuni di cui all'allegato 2-bis al decreto-legge n. 189 del 2016;
sono riconosciute, per il biennio 2017-2018, una serie di agevolazioni fiscali e contributive.
Il rispetto del predetto requisito di riduzione del fatturato necessario per l'accesso alle agevolazioni non è richiesto relativamente ai soggetti che:
hanno avviato l'attività nei comuni di cui allegato 1 e 2 del Dl 189/2016 in data successiva al 1° settembre 2015;
hanno avviato l'attività nei comuni di cui allegato 2 bis del Dl 189/2016 in data successiva al 1° febbraio 2016.
Le esenzioni fiscali e contributive riconosciute sono le seguenti:
esenzione dalle imposte sui redditi per il reddito derivante dall'attività svolta dall'impresa nella Zona franca;
esenzione dall'IRAP
esenzione dall'IMU per gli immobili siti nella Zona franca posseduti e utilizzati per l'esercizio dell'attività economica;
esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi INAIL, a carico dei datori di lavoro, sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
Le domande di accesso alle agevolazioni devono essere presentate in via telematica tassativamente entro le ore 12 del 20 novembre 2017. Per informazioni nel dettaglio recarsi presso gli uffici della CIA.

Al via il corso di formazione sull'innovazione nel settore dell'olio
Un percorso innovativo per far crescere e promuovere l'olio umbro

Offrire alle aziende umbre di produzione, trasformazione e distribuzione del settore olivicolo competenze specialistiche e di alto livello, per favorire la crescita e la competitività delle imprese e promuovere l'intero territorio: è questo l'obiettivo del corso di alta formazione per "Tecnico dell'innovazione per la qualità e la biodiversità della filiera olivicolo-olearia", finanziato dalla Regione Umbria nell'ambito dell'Avviso pubblico SMART e realizzato da Tatics Group spa e CIA Umbria Servizi all'Impresa srl in collaborazione con i due Istituti del CNR ISAFOM e IBBR.

L'Umbria si è sempre caratterizzata per una tradizione olearia di elevatissimo livello, che si ritrova nel successo commerciale del suo olio extravergine di oliva. La nostra regione è nel mondo sinonimo di olio di qualità: essa concorre con meno del 2% alla produzione nazionale di olio, ma può considerarsi una delle più interessanti aree olivicole del Paese sia per la qualità e la tipicità del prodotto sia per i molteplici riflessi e connessioni che l'olivo ha da tempi remoti nella storia, nella cultura, nel tessuto economico-sociale e nel paesaggio della regione. Da sempre l'olio umbro ottiene riconoscimenti per la sua produzione, rappresentando una vera eccellenza a livello nazionale ed internazionale.

Le aziende olivicole e olearie umbre, in un quadro competitivo sempre più difficile e complesso, sono oggi più che mai interessate a produrre oli di eccellenza e diversificati per caratteristiche territoriali, contenuto in composti nutraceutici e valore organolettico.
Per ottenere prodotti di alta qualità è tuttavia necessario per le imprese disporre di competenze bio-agronomiche ancora scarsamente diffuse presso gli olivicoltori e i frantoiani di vecchia generazione, oltre che delle capacità di recepire e adottare le innovazioni tecnologiche e organizzative provenienti dal mondo della ricerca.

Per valorizzare i propri punti di forza, il settore olivicolo ha dunque bisogno di operatori e professionisti qualificati e specializzati, in grado di progettare ed attuare procedure volte a garantire la qualità e la sicurezza del prodotto e di controllare l'intera filiera produttiva, dal campo alla tavola.

Il percorso formativo ideato e realizzato da Tatics e CIA Umbria Servizi all'Impresa intende mettere a disposizione delle aziende del settore olivicolo-oleario una nuova figura professionale, preparata sul piano teorico e pronta ad operare concretamente nel campo come nel frantoio, in grado di accompagnare a livello tecnico i processi di adozione delle innovazioni, dalla coltivazione alla trasformazione e commercializzazione degli oli, a livello nazionale ed internazionale.
Il corso formerà tecnici di alto valore aggiunto, con una specifica preparazione nel settore della produzione delle olive e dei prodotti di prima trasformazione (olive da tavola e oli), della gestione dell'oliveto e del frantoio e della valorizzazione e della promozione dell'olio extravergine di alta qualità, a vantaggio sia dell'occupabilità dei partecipanti sia della competitività del sistema delle imprese.

Una corretta ed efficace valorizzazione dei prodotti della filiera olivicolo-olearia potrebbe avere del resto significative ricadute su diversi livelli:
- crescita delle imprese della filiera, sia in forma singola che in ottica di aggregazione
- affermazione di un'occupazione qualificata
- maggiore vivacità sociale
- rigenerazione, attraverso la valorizzazione e l'innovazione, di attività tradizionali
- sviluppo del turismo eno-gastronomico, a favore di una maggiore e migliore sostenibilità economica del territorio di riferimento.

Grazie a questo percorso innovativo i 15 partecipanti potranno padroneggiare gli strumenti conoscitivi, tecnici e tecnologici necessari a trasferire innovazioni di processo e di prodotto nelle imprese del territorio, a promuovere e valorizzare le produzioni di qualità e il legame del prodotto con il territorio di provenienza, a comunicare il valore del prodotto, ai fini di una sua maggiore e migliore distribuzione e commercializzazione in Italia e all'estero.

Il percorso formativo, che vede l'adesione e il supporto di 3A - Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria, Confesercenti Umbria, Cia Umbria, Ce.S.A.R. – Centro Per Lo Sviluppo Agricolo e Rurale, Università degli Studi di Perugia, GAL Valle Umbra e Sibillini, GAL Alta Umbria, GAL Media Valle del Tevere, Promocamera, A.G.I.A. Umbria – Associazione Giovani Imprenditori Agricoli, Consorzio di Tutela dell'Olio Extravergine di Oliva DOP Umbria, O.P.O.O. – Organizzazione dei Produttori Olivicoli Olive e Olio, Associazione Italiana Sommelier Umbria, sarà presentato il prossimo lunedì 6 novembre alle ore 11.00 presso la sala "Emilio Sereni" della CIA Umbria (Via Mario Angeloni, 1 - Perugia).
L'evento sarà un'occasione per far conoscere i soggetti attuatori e i soggetti promotori del progetto, i contenuti del percorso proposto, le sinergie con gli attori del territorio.
Interverranno:
Roberto Quatraccioni, Tatics Group spa
Daniela Sarnari, CIA Umbria Servizi all'Impresa srl
Marina Bufacchi, CNR-ISAFOM
Saverio Pandolfi, CNR-IBBR
Rappresentanti dei soggetti promotori del progetto

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